melologo per pianoforte e voce recitante op.38
musica di Richard Strauss
testo di Lord Alfred Tennyson
regia di Claudio Orlandini
con Carola Boschetti – voce, Lorena Portalupi – pianoforte
“Lì giace il porto; il vascello gonfia la sua vela:
Là si oscurano i neri, estesi mari. Miei marinai,
Anime che hanno faticato, e lavorato, e pensato con me –
Che sempre con un allegro benvenuto accolsero
Il tuono e la luce del sole, e opposero
Cuori liberi, menti libere – voi ed io siamo vecchi..” A. Tennyson da Ulysse
Nato dalla penna del più illustre dei poeti vittoriani, Enoch Arden fu pubblicato come poema in versi nell’agosto 1864 riscuotendo un successo da vero best seller (17.000 copie nel giorno di pubblicazione; 60.000 in soli quattro mesi). R. Strauss riprese il poema alla fine del secolo nella traduzione tedesca di A. Strodtmann per farne un suggestivo melologo per pianoforte (il melologo, Melodrama in tedesco, è una recitazione accompagnata da musica). Racconto commovente e dolcissimo, Enoch Arden narra la storia di tre fanciulli di un piccolo porto della costa meridionale dell’lnghilterra. Enoch (figlio orfano di un marinaio), Philip (il figlio del mugnaio) ed Annie (la ragazzina più graziosa del villaggio) giocano sulla spiaggia tra i relitti del mare. Divenuti adolescenti i due ragazzi s’innamorano di Annie. Ella a Philip preferisce Enoch – divenuto a sua volta marinaio – e lo sposa. Un giorno però Enoch s’imbarca per un lungo viaggio… Ne nasce una storia semplice ma tormentosa, con uno schietto sapore di leggenda, “storia di mare e d’amore, viaggio reale e simbolico sull’onda della poesia e della musica” (A. Boccalari). La prima rappresentazione avvenne nel Mathildensaal di Monaco íl 24 marzo 1897, al piano lo stesso Strauss, con l’amico Ernst von Possart, famoso attore e dedicatario dell’opera, nel ruolo di narratore. ll successo trionfale rinfocolò l’interesse (peraltro mai sopito) per Enoch Arden, e fece sì che per altrì quarant’anni lo stesso soggetto venisse riproposto da vari compositori e librettisti in molti teatri europei. (Nella sola Germania fra il 1864 e il 1914 se ne pubblicarono dodici diverse traduzioni).
Nel racconto del più grande word painter della letteratura inglese, le immagini si affacciano morbidamente dalla trama, avvolgendo l’ascoltatore con un ritmo che ha la naturalezza di una sapiente sceneggiatura. Dìetro vesti di grande semplicità, un’ermetica intelaiatura simbolica regge l’intero poema facendone una sorta di itinerario iniziatico, ricco di tensione sapienziale. Sullo sfondo il mare, col suo cupo muggito, fa da cornice alle vicende dei protagonisti e incarna la natura profonda, ineluttabile, del destino.
ll commento musicale di R. Strauss, “ricco d’intelligenza drammatica e persino cinematografica ante litteram” (Q.Principe), venato di suggestive inquietudini armoniche, fa di questo “melodramma da camera” un’opera di fortissimo impatto emotivo oltre che un’espressione perfetta del romanticismo europeo fin de siècle.
Sulla scena due donne che danno voce e note ad Annie e ai suoi tormenti di donna “sposata al mare”: l’attesa, la speranza, la vita che ricomincia e un cuore buio , buio come il mare. La scena, con semplicità, ricorda un vecchio relitto, una finestra da cui guardare, un luogo del ricordo su cui aspettare.
NOTA TECNICA
spazio scenico
dimensioni minime: 6mX6mx3m
carico luci: 20kw
necessità di un pianoforte a coda o mezza coda
audio
due microfoni panoramici
un microfono ad archetto
tempi
tempi di montaggio: 6 ore
tempi di smontaggio: 2 ore
durata spettacolo
55 minuti